Di relazioni insane ci si ammala e di relazioni sane si guarisce.
“Eleanor Oliphant sta benissimo” di Gail Honeyman è un romanzo che descrive magnificamente questo processo.
Un libro che sa appassionare e che consiglio decisamente a tutti, soprattutto a coloro che non credono nella possibilità di cambiamento.
TRE messaggi che mi ha lasciato questo romanzo:
CAMBIARE É POSSIBILE
Facile? NO. Possibile? SI! Eleanor parla di una rinascita. È impossibile non appassionarsi al viaggio nel suo mondo interno, pieno di conflitti e traumi con la T maiuscola da risolvere. Imparare a chiedere aiuto è il primo passo. La vita di Eleanor cambia proprio nel momento in cui sceglie di aprirsi al mondo e grazie a questa apertura accetta di iniziare un percorso di psicoterapia.
TUTTI ABBIAMO BISOGNI EMOTIVI
Eleanor continua a ripetere a sé stessa e agli altri che sta benissimo. Solo quando con coraggio riesce a riconoscere i suoi bisogni, scoprirà che come ogni essere umano ha bisogno di essere amata, apprezzata, accettata e compresa. E solo grazie a questa scoperta riuscirà a trovare nel mondo esterno lo spazio a forma di Eleanor. Proprio quello spazio di cui, fino a poco tempo prima, raccontava a se stessa di non aver assolutamente bisogno.
DUE SOLITUDINI POSSONO INCONTRARSI
Eleanor vive nell’isolamento della sua solitudine. È isolata dal suo mondo interno (che non vuole vedere) e dal mondo esterno di cui si dice non interessata (non ha alcun contatto sociale oltre a quello professionale). Finché vive nell’isolamento nulla può accadere e nulla può incontrare. Tutto cambia quando inizia a creare relazioni intime, permettendo ad altre solitudini di vedere, toccare e incontrare la sua solitudine. Eleanor ci fa toccare con mano come l’antidoto alla solitudine sia l’intimità e come sia importante disintossicarsi da relazioni disfunzionali, scegliendo relazioni nutrienti.