” Se riesci ad essere padrone del tuo respiro diventerai padrone delle tue emozioni ”      (Osho)

Il respiro è vita e tutti noi respiriamo, eppure siamo sempre meno consapevoli dell’importanza che il respiro ha nella nostra vita. Mi piace pensare al respiro come un sismografo delle nostre emozioni. La respirazione, dipendendo dal sistema neurovegetativo, reagisce a qualsiasi variazione del nostro stato d’animo, esattamente come un sismografo. In psicoterapia ho riscontrato quanta poca importanza le persone diano alla respirazione e di quanto poco ne siano consapevoli. Molte volte, dopo aver ascoltato un paziente, gli domando: “sei consapevole di come stai respirando?”e, quasi sempre, la risposta che ricevo è “no, non lo so”. Spesso questa risposta è accompagnata da una reazione di sorpresa come se la persona volesse dirmi “perché questa domanda, cosa c’entra?”. Racconto questo aneddoto per sottolineare l’importanza della funzione respiratoria sia per il riconoscimento delle emozioni sia per la possibilità di esprimerle in maniera adeguata. Quindi la mia domanda inerente alla respirazione, seppur può apparire strana, ha in realtà un grande valore terapeutico, poiché porre l’attenzione al respiro significa riportare l’attenzione a sè stessi e a come si sta nel mondo. Riconoscere il proprio modo di respirare ci fornisce molte più informazioni di quelle che si possa immaginare e diventa fondamentale quando si ha a che fare con problematiche legate all’ansia e alla paura. Le conseguenze dell’ansia e della paura si riflettono nel volume d’aria inspirato, sempre più scarso, oppure nella respirazione di petto (piatta), nella quale si riforniscono di aria solo la parte superiore e media dei polmoni, o nella respirazione clavicolare (della paura), in cui si effettua un prelievo d’aria insufficiente e superficiale. Infatti, una tipica espressione di chi soffre d’ansia è “aiuto, non respiro, mi manca l’aria”. Aiutare la persona ad osservare il proprio respiro significa aiutarla a conoscersi e a riprendere possesso di un elemento vitale di cui dispone, sempre e comunque. Ovunque andiamo, qualunque cosa stiamo facendo o dicendo, qualsiasi emozione stiamo provando, il respiro è sempre a nostra disposizione per aiutarci a riconnettere la nostra esperienza al momento presente. Per questo ritengo molto importante porre l’attenzione al respiro in terapia, poiché il respiro ha molto da dire rispetto alla persona e attraverso di esso e’ possibile recuperare un elemento di vitalità e benessere di cui una volta divenuti consapevoli è impossibile farne a meno.

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