“Non sei responsabile di ciò che sei, ma sei responsabile di ciò che fai di quello che sei ”
(Sartre)

Ho scelto di creare questo spazio creativo in cui poter rendere visibile le esperienze personali di trasformazione del malessere (qualunque esso sia) proprio attraverso ciò che in Gestalt viene definito il processo di “sintesi creativa”.

Ogni vita merita un ri-scatto
L’uso della fototerapia e della creatività come narrazione e trasformazione di sè

La fototerapia in ambito oncologico credo che offra alla persona malata la possibilità di guardarsi da un’altra prospettiva, giocando con gli scatti fotografici al fine di ri-scattare se stessi dalla propria malattia. La malattia è parte della vita e, quindi, a mio avviso “ogni vita merita un ri-scatto”, poiché ognuno nella sua esistenza paga il prezzo per qualcosa che non è andato esattamente come avrebbe desiderato, ma (così come mi ha insegnato la Gestalt) “non importa ciò che ci accade, ma ciò che noi facciamo di ciò che ci accade”.
Attraverso la fotografia e gli scatti personali la persona può ri-scattare la propria femminilità.
Ecco l’esperienza personale di O. che riassume l’esperienza del book fotografico durante la sua malattia in questo modo:

“Il Book fotografico è stato un modo per dimostrare a me stessa e agli altri che si può essere belli anche pelati e gonfi di cortisone, certo è una bellezza diversa poichè il tuo corpo è diverso e anche gli altri ti guardano diversamente. Eppure con queste foto è successo qualcosa di meraviglioso: la mia testa pelata e il mio corpo gonfio mi sono apparsi improvvisamente sensuali ed un pò ironici. Spero e mi auguro che questo messaggio aiuti le tante persone malate che,come me, stanno affrontando i brutti momenti che il tumore porta con sè. Si può fare, con grande difficoltà ma si può fare”

Il Sapore della Vita

Attualmente la correlazione tra tumore e alimentazione è confermata da numerosissimi studi che definiscono le abitudini alimentari come fattori predittivi della genesi di alcuni tumori. Queste informazioni hanno sensibilizzato la popolazione a divenire sempre più consapevole di ciò che si mangia, sviluppando il potere di poter scegliere attivamente i cibi di cui nutrirsi e come prepararli.

La cucina,oggi, è ritenuta un importante fattore di riduzione d’incidenza di numerose patologie organiche, ma è, essa stessa, un’attività che produce benessere psico-fisicoemotivo,soprattutto quando è usata in concomitanza o a seguito di una patologia.

Questo ricettario è la testimonianza preziosa di una persona con una patologia oncologica “cronica” che ha saputo reagire con forza alla malattia, trasformando la passione dell’attività culinaria in un’attività creativa che diventa fonte di benessere per sé stessa e per gli altri. Cucinare diventa, infatti, uno strumento di cura, creativo e non medicalizzato, che permette di riavvicinare la persona alla normalità della vita quotidiana, aiutandola ad attribuire alla vita un senso ed un sapore nuovo.

La cucina,in quest’ottica, è non solo il mezzo tramite il quale soddisfare l’istinto di fame, ma diviene il mezzo per soddisfarlo in funzione del desiderio di mangiare esattamente quello che voglio e che scelgo come “buono e salutare per me”. Preparare piatti elaborati, che richiedono tempo, impegno e attenzione e che, una volta ultimati,soddisfano gli occhi e il palato, significa approcciarsi al cibo come una vera e propria forma di nutrimento dell’anima.

Quale miglior forma di nutrimento per un’anima ferita da una patologia, come quella oncologica, da cui è affetta l’autrice?

Quale miglior modo di diventare protagonisti partecipi del proprio benessere, divenendo consumatori consapevoli e attivi?

Il ricettario “il sapore della vita”, attraverso le numerose ricette che propone, è un modo originale e creativo di affrontare la malattia oncologica, mettendo in primo piano una propria passione personale e valorizzando il concetto di “qui ed ora”, che viene enfatizzata dal sottotitolo “giorno per giorno,ricetta per ricetta”.

Questo prezioso ricettario sintetizza bene il famoso aforisma “abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una”;l’autrice, a seguito del tumore, ha scelto consapevolmente di ridare valore ai sensi,tutti coinvolti nell’attività culinaria, e attraverso di essi e la propria passione per la cucina, ha ridato sapore alla sua vita. Questo ricettario non offre solo delle squisite ricette, ma invita ognuno di noi a ricercare il proprio modo di nutrire la propria anima.